Direzione Regionale Centro Sud – Pulsioni commerciali da Incentivante
Negli ultimi tempi, in coincidenza della chiusura del Sistema Incentivante, stiamo registrando una intensificazione delle segnalazioni relative a sollecitazioni ad ampio spettro che pervengono ai lavoratori della Direzione Regionale Centro Sud. Pressioni su tutti i livelli, a tutte le ore del giorno, con molteplicità di vettori, talvolta con toni arroganti e spicci, talvolta con altri meno urticanti che vorrebbero essere enfatici ma in realtà contengono vuota retorica che accentua una crescente insofferenza.
I latori di queste sollecitazioni sovente fingono di non conoscere o di non ricordare le condizioni in cui la Rete Retail è costretta ad operare, costantemente sotto organico anche grazie a qualche strano Algoritmo concepito, probabilmente, da chi in Rete non ha mai lavorato; strumento questo certamente insidioso che non tiene conto della reale qualità della vita lavorativa del personale, alle prese con applicativi vetusti.
Lavoratrici e lavoratori che sono altresì sottoposti a multiformi richieste di produzione commerciale da parte di una pluralità di strutture ed infine – tematica questa giunta di nuovo alla ribalta delle cronache nelle ultimissime ore – lavoratrici e lavoratori che hanno anche la gravissima colpa di non rispondere più al telefono, facendo precipitare qualcuna/o nello sconforto più totale, non riuscendo a capacitarsi sulle ragioni che portano all’impossibilità di poter rispondere al telefono.
Soggetti questi ultimi, ossessionati soltanto dal raggiungimento del loro (corposo) Sistema Incentivante, i quali si distinguono nel blandire a destra e a manca i malcapitati, senza curarsi di princìpi che dovrebbero permeare il lavoro quotidiano di tutti, nessuno escluso, uno tra tutti il Rispetto delle Persone, tema che dovrebbe essere anche questo una “Raison d’ètre” del Credit Agricole.
Princìpi che l’Azienda aveva condensato in un documento chiamato ‘Carta del Rispetto’, testo che poteva quasi essere scambiato per un Volantino Sindacale, intriso di contenuti che inneggiavano al Rispetto del Work Life Balance, degli Stili di Comportamento e Leadership e Rispetto nella Comunicazione, dove si introducevano dei paletti nella pianificazioni delle riunioni e si concludeva con l’invito alla valutazione della reale utilità di indire una riunione; dove si invitava ad un uso corretto delle e-mail auspicando un contenuto educato, empatico e gentile all’interno delle stesse; dove addirittura si inneggiava alla protesta per combattere atteggiamenti, comportamenti o espressioni discriminatorie.
Ringraziamo, pertanto, le lavoratrici e lavoratori del Gruppo CAI che, con le loro tempestive segnalazioni, ci permettono di attivare la Commissione Paritetica sulle Politiche Commerciali che potrà intervenire per rimettere in carreggiata gli zelanti personaggi i quali, concentrati esclusivamente sul Sistema Incentivante di Rete e sulla personale brama di crescita, sono capaci soltanto di sferzare, troppo spesso con parole e toni inadeguati chi cerca, giorno per giorno e sempre più faticosamente, di fare il proprio dovere.
Lo ricordiamo, le segnalazioni resteranno assolutamente anonime: SEGNALATE, SEGNALATE, SEGNALATE i comportamenti posti in essere in violazione delle norme applicabili al rapporto di lavoro.
L’RSA UILCA CAI di Roma garantirà il massimo impegno nel contestare all’Azienda ogni comportamento difforme rispetto quanto previsto dalle normative vigenti.
Carta del Rispetto
E’ un documento del Gruppo Crédit Agricole promulgato nel 2019 e integrato sulla base delle indicazioni emerse nelle ultime Indagini di Clima Aziendale (IMR). La Carta del Rispetto, che potete scaricare facendo clik sul link, secondo quanto affermato dall’Azienda, ha la dignità di normativa aziendale.
Clicca sul link per scaricare le Newsletter UILCA ‘Il Megafono’ n. 2 dedicato alla ‘Carta del Rispetto’.
Clicca sul link per scaricare le Newsletter UILCA ‘Il Megafono’ n. 2 dedicato alle ‘Pressioni Commerciali’.
CareWashing
‘Carewashing’ è un termine che indica la discrepanza tra la retorica dell’azienda sulla cultura della cura dei dipendenti e la loro reale esperienza quotidiana : alcune aziende tendono, sostanzialmente, a costruire un’immagine di una realtà attenta al benessere dei propri dipendenti, seppure non sempre supportata da azioni concrete.
Numerosissimi studi specialistici hanno dimostrato che dipendenti felici, ingaggiati e in buona salute sono mediamente più produttivi, motivati e impegnati nel loro lavoro. Migliorare la qualità di vita e il benessere dei dipendenti sono, infatti, gli obiettivi dei programmi del c.d. ‘Corporate Wellness’, ovvero l’insieme di proposte e azioni promosse dalle aziende per migliorare il benessere fisico e psicologico dei propri dipendenti.
Tuttavia, se da un lato aumentano gli investimenti nel ‘Corporate Wellness’ (misure di flessibilità come lo Smart Working, screening sanitario, supporto psicologico, ecc.), dall’altro le loro condizioni di salute, soprattutto mentale, mostrano segnali di peggioramento, evidenziando un disallineamento tra le risorse stanziate e l’effettiva efficacia delle iniziative.