Personale con contratto Part-Time
Permessi derivanti dalla riduzione di 30 minuti dell’orario di lavoro settimanale dal primo luglio 2024
L’Accordo di Rinnovo del CCNL Credito prevede, a far tempo dal 1° luglio 2024, una riduzione dell’orario settimanale di lavoro di 30 minuti e, pertanto, da tale data, con l’esclusione delle casistiche di orario settimanale fissato in 36 ore (il cui orario rimarrà invariato), l’orario settimanale è distribuito su 37 ore settimanali.
Lo stesso accordo di rinnovo prevede che tale riduzione non va decurtata in relazione ad assenze retribuite dal servizio nel corso dell’anno.
Per il personale Part-Time, lo scorso 31 maggio, l’ABI – sottolineando l’assoluta transitorietà di questa disposizione, in attesa, come riportato dalla stessa, della definizione della questione nel prossimo testo coordinato del CCNL – ha comunicato con una Circolare alle proprie associate che la riduzione di orario di 30 minuti settimanali a partire dal 1° luglio 2024 sarà riconosciuta, in misura proporzionale al minore orario effettuato, anche alle lavoratrici e ai lavoratori a tempo parziale.
All’interno del Gruppo Crédit Agricole Italia, tutto ciò è stato tradotto nell’attribuire al Personale Part-Time un plafond complessivo di ore e minuti corrispondenti al quantitativo in maturazione nelle 26 settimane del secondo semestre.
L’Azienda, con una decisione che lascia perplessi, non in linea con quanto precisato nell’Accordo di Rinnovo del CCNL, senza preventivamente confrontarsi con le OO.SS. e senza preoccuparsi nemmeno di informare il personale part-time impattato, ha decurtato tale plafond in proporzione alle settimane di assenze retribuite fruite dal lavoratore. Tale situazione, che si aggiunge alla discutibile gestione operativa di Ferie ed Ex Festività, sta portando ulteriori criticità ad una situazione già divenuta insostenibile.
Nella seconda parte del 2024, grazie a solidi approcci negoziali ma soprattutto ricercando soluzioni condivise di buon senso, sono stati sottoscrizione di importanti accordi. Le OO.SS. vorrebbero che tali impostazioni rappresentassero linee guida per affrontare qualsiasi tematica, specie quelle di impatto sulla qualità e sul benessere di lavoratrici e lavoratori; invece, come succede a tratti, assistiamo a scelte imposte su argomenti contrattuali, scelte che generano poi caos organizzativo e perplessità rispetto alla corretta applicazione delle norme contrattuali.
Pertanto, abbiamo sollecitato l’Azienda nel ripristinare, in tempo utile per evitare penalizzazione nelle buste paga, i plafond originari, impropriamente decurtati a seguito di assenze retribuite delle lavoratrici/lavoratori.